Nestore e Anita

La mia passione per i conigli giganti risale alla mia gioventù, quando un giorno portai a casa due, dico due coniglie giganti: una rossa e una grigia, bellissime.

Abitavo in una palazzina con i miei genitori, due cagnolini e le tartarughe d'acqua; un contadino voleva ucciderle e non ci pensai due volte a portarle a casa per salvarle. Mio padre era fuori di sé perchè non concepiva due conigli giganti in appartamento, ma con la complicità di mia mamma riuscimmo a tenerle con noi.

Gelsomina, la coniglia grigia, era vivace e brigante ma si ammalò e il veterinario non sapeva curarla (non c'era ancora l'abitudine di tenere coniglietti in casa) quindi purtroppo morì. Carlotta la rossa invece visse quasi 9 anni, era bellissima e sembrava una lepre.

Oggi sono adulta, ma la follia non mi ha abbandonata.

L'anno scorso nel mese di dicembre ho adottato Anita e Nestore, due conigli giganti: lei splendida californiana abbandonata in un parco, lui adorabile new zealand uscito da un laboratorio di vivisezione, dove aveva subito esperimenti di stress.

Adesso che è inverno vivono in sala insieme ai miei gatti e vanno d'accordissimo, d'estate sono in giardino insieme alle caprette e ai galletti.

Sono educatissimi, sporcano solo nella lettiera e se sono liberi in giro per le stanze vanno nella cassettina dei gatti.

Nestore all'inizio era timido e spaventato, ma mai aggressivo. Ora è dolcissimo e tranquillo, e riempie di leccatine la Anita. Lei è splendida: curiosa, impertinente, coccolona, permalosa, intelligente. Non ho mai avuto una coniglia come lei.

Si comporta come un cagnolino, ti guarda con aria di sfida e picchia forte i piedoni quando è arrabbiata, oppure mi corre incontro e si addormenta a forza di coccole sul musone.

Ho anche altri due coniglietti nani, Mariolina ed Eros, ma non sono così interattivi. I giganti hanno un loro modo di socializzare, e sono tanto morbidoni con quel culone e quelle zampotte e quelle orecchie più grandi che mai...

Sono innamorata pazza di loro e li consiglio a tutti!